Bicicletta e Tour de France: Incontri alla Gambalunga

Bicicletta e Tour de France: Incontri alla Gambalunga
Luogo: Biblioteca Gambalunga
Categoria: Incontri
Periodo: Dal 30 maggio al 31 maggio

Descrizione

In vista dell'arrivo della prima tappa del Tour de France a Rimini il 29 giugno, la Biblioteca Civica Gambalunga organizza due eventi di approfondimento aperti al pubblico.

Il primo evento, intitolato "La donna e la bicicletta", è dedicato al ruolo sociale della bicicletta nel processo di emancipazione femminile.

Il secondo evento, "Il Tour de France visto dall’Italia", offre una riflessione sui risvolti politici e sociali che hanno caratterizzato il Tour de France in oltre un secolo di storia.

Info: 

Biblioteca Gambalunga | tel. 0541.704486 | www.bibliotecagambalunga.it

Programma

Giovedì 30 maggio - Sala Cineteca - ore 17:00

L’emancipazione femminile in bicicletta
Se oggi il rapporto fra il sesso femminile e la bicicletta è divenuto un fenomeno del tutto normale, per decenni, a partire dalla fine dell’Ottocento, l’opinione conservatrice ha ritenuto che una donna sulla sella di una bicicletta potesse costituire un attentato alla purezza. Non a caso l’opinione perbenista ritiene che l’andatura femminile possa costituire una via per il raggiungimento della emancipazione e dell’eguaglianza fra i sessi. Ciò che sconcerta il mondo mentale tradizionale è il fatto che la donna, da sempre accompagnata dall’uomo nei suoi spostamenti (a piedi, in carrozza, in treno), sulla bicicletta può andare sola. Si tratta dunque di un passo verso l’indipendenza e, proprio per questo la bicicletta viene eletta, a partire dall’inizio del Novecento, a simbolo dell’emancipazionismo femminile.


Venerdì 31 maggio - Sala Cineteca - ore 15:30
Il Tour de France visto dall’Italia
Alle 15 e 16 minuti di mercoledì 1° luglio 1903, a Montgeron, viene dato il via alla prima tappa del Tour de France. Lungo tutto l’arco del Novecento la corsa ha costituito il punto di riferimento del ciclismo internazionale: vincere al Tour ha costituito la definitiva consacrazione per la carriera di ogni ciclista. il giallo è nella storia del ciclismo colore più nobile e le motivazioni vanno ricercate certamente in fattori sportivi ma anche attraverso scenari e rituali simbolici che esulano dal puro fatto sportivo e che hanno contribuito ad enfatizzare nell’immaginario collettivo la «grande boucle». Per quanti si sono occupati della storia del Tour de France è divenuta d’obbligo la citazione nella quale Roland Barthes paragonava i ciclisti del Tour agli eroi omerici dell’Odissea perché la corsa a tappe francese «dispone di una vera e propria geografia omerica e come nell’Odissea è periplo di prove ed esplorazione totale dei limiti terrestri».

Venerdì 31 maggio - Sala Cineteca - ore 21:00

Proiezione del film
Il Giro d’Italia raccontato da una prospettiva inedita e insolita, quella dei gregari. In ognuno di loro si radica un’idea più forte della fatica e del dolore: raggiungere a qualsiasi costo il traguardo, non arrendersi mai in nome di obiettivi comuni e non individuali. I gregari sono sempre pronti ad affrontare le sfide più difficili, ad alzarsi dopo una caduta e continuare a pedalare, a dare tutto per il bene del trionfo del loro compagno di squadra.

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