Descrizione
con Eisa Baddour, Francisco Thiago Cavalcanti, Irkalla, Liryc Dela Cruz, Polina Chebanu
conduce Silvia Bottiroli
Le arti performative rispondono alla necessità di ampliare l’ambito del dibattito pubblico, di mettere in discussione i modelli consolidati di interpretazione della realtà e le narrazioni dominanti. Durante l’incontro parleremo di come trasformare le istituzioni culturali in luoghi in cui le persone si sentano autorizzate ad esprimersi liberamente, a correre rischi, imparare le une dalle altre, condividere prospettive. L’Europa è fiera del proprio patrimonio, ma raramente riesce a confrontarsi con il suo passato coloniale e distruttivo. Partendo dalle pratiche delle artiste e degli artisti coinvolti, i cui percorsi sono fortemente segnati dall’esperienza dell’esilio, vogliamo creare uno spazio di confronto con le componenti della nostra quotidianità culturale e politica (fascismo, turbocapitalismo, machismo) che rendono l’Europa sempre più chiusa ed esclusiva. Come trasformare in brave spaces le istituzioni culturali? Come rendere i sistemi di produzione e accoglienza artistica inclusivi, collaborativi, aperti a diverse necessità?
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