D.H.O. Dante Hors d’Oeuvre

D.H.O. Dante Hors d’Oeuvre
Luogo: Caffè Letterario
Categoria: Evento
Periodo: Sabato 7 settembre 2019 - 17

Descrizione

Dante parla a ognuno di noi - “a la futura gente” (Par., XXXIII, v. 72), come vuole il titolo della nona edizione di DANTE2021 - e ognuno di noi ha un Dante da raccontare: è questa la premessa di D.H.O. Dante Hors d’Oeuvre, preludio in quattro parti del Festival dedicato al padre della lingua italiana e promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna con la direzione scientifica dell’Accademia della Crusca. Quale la ricetta vincente di questi “antipasti”, come li ha battezzati il direttore artistico Domenico De Martino? Le brevi letture dantesche sono affidate non a dantisti ma a professionisti di altri settori, che mescolano esperienze scolastiche, ricordi personali, incontri inconsueti, memorie di famiglia; un appuntamento del tardo pomeriggio - alle 17 - nell’antico Refettorio del monastero benedettino di San Vitale (oggi Museo Nazionale), nella Sala Dantesca della Biblioteca Classense, ma anche nello spazio informale del Caffè Letterario in via Diaz. E, dopo il punto di vista inusuale di Dante Hors d’Oeuvre (dal 4 al 7 settembre), il programma di DANTE2021 si inaugura mercoledì 11 settembre e continua fino a domenica 15 con incontri, concerti, spettacoli sempre sotto il segno di Dante, poeta ma anche uomo che continua a parlarci a dispetto della distanza dei secoli. Tutti gli eventi, compresi gli appuntamenti di D.H.O., sono a ingresso libero.

Sabato 7 settembre ancora al Caffè Letterario per la conclusione di D.H.O.: la parola passa a Carlo Francini, storico dell’arte e responsabile dell’Ufficio UNESCO del Comune di Firenze. Il racconto del “suo” Dante è una narrazione divertita - ma profondamente competente - a partire dal confronto fra la statura imponente dello studioso e la piccolissima eppur fedelissima copia di riferimento della Commedia. Così Un metro e novanta per il Dante minuscolo hoepliano (cm 7,5 x 12) è una passeggiata fra ricordi e strade fiorentine - quelle che furono testimoni della vita, della poesia e dei pensieri dell’Alighieri - con una guida d’eccezione. Francini ha curato numerosi restauri di monumenti fiorentini per conto dell’Amministrazione Comunale e pubblicato monografie sulla scultura fiorentina del Cinquecento e sulla museologia tra Otto e Novecento a Firenze; fra i suoi principali interessi Baccio Bandinelli e Michelangelo (è infatti anche membro del comitato scientifico della Fondazione Casa Buonarroti).

Visualizza la cartina su Google Maps

VEDI TUTTI GLI EVENTI IN CITTÀ