Descrizione
Dove può portare la paura? Cosa succede quando l’immaginazione viene castrata e il futuro abbandonato? In “MONGA”, Jéssica Teixeira invita il pubblico a esplorare queste domande partendo da sé e dalla figura di Julia Pastrana, donna messicana conosciuta come donna-scimmia e sfruttata nei Freak Show dell’Ottocento, la cui storia attraversa i secoli tra spettacolarizzazione, crudeltà e oblio. Dopo il primo solo “E.L.A.”, Teixeira prosegue la sua ricerca su corpo, alterità e sguardo altrui, facendo del proprio corpo estraneo materia drammaturgica. In scena non c’è il sensazionalismo del passato, né una forma di teatro documentario, ma una riscrittura poetica e disturbante. “MONGA” sovverte miti e stereotipi per costruire nuovi immaginari. L’attrice danza, canta e si espone, restituendo gli sguardi e portando in superficie un horror psicologico fatto di risate nervose e imbarazzi.
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